Turchia

Un assaggio di Asia

 

 


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Quest'anno scegliamo come destinazione la  Turchia. Io c'ero già stato con una coppia di amici (due auto con aircamping sul tetto) nel lontano 1986, attraversando Iugoslavia e Bulgaria quando erano ancora sotto il regime filo comunista e siamo arrivati fino in Cappadocia. Chissà come sarà cambiata la Turchia? Lo scoprirò presto!. In ufficio sono riuscito ad avere quattro settimane di ferie, così possiamo pianificare un itinerario modificabile durante il percorso, che prevede un po' più di tempo per le visite e che comunque coprirà solo una parte della destinazione. L'itinerario, in linea di massima, è quello di arrivare in Grecia traghettando da Ancona, sostare alle Meteore, proseguire verso Alexandropoli ed entrare in Turchia, attraversare lo stretto dei Dardanelli per poi dirigersi verso Bergama. Proseguire verso l'interno con varie soste per le visite delle città e dei siti archeologici e infine raggiungere la città di Antalya, sulla costa Turchese, dove abbiamo intenzione di fare qualche giorno di mare. Poi ritornare seguendo la costa sul mar Egeo, sostando in varie località, puntare a nord verso Edirne, città poco distante dal confine bulgaro, per poi tornare in Grecia e traghettare verso l'Italia. Non prenotiamo nessun hotel, tranne quello delle prime due notti dopo l'arrivo in Grecia. Per questo motivo decidiamo di portare con noi un netbook che utilizzeremo per prenotare gli alberghi in anticipo sul nostro arrivo. Ed effettivamente ci rendiamo conto che è una gran comodità poter scegliere un hotel fra quelli disponibili, valutarne il costo e, conoscendone l'esatta ubicazione, raggiungerli senza troppa difficoltà. La fase di preparazione è stata abbastanza lunga e se ne è occupata principalmente Dora, cercando cosa visitare nelle varie località, annotando la distanza e i tempi approssimativi di percorrenza fra una tappa e l'altra. Ora veniamo alla descrizione del viaggio vero e proprio.

3 Luglio: partiamo da Milano per raggiungere Ancona dove ci imbarchiamo per Igoumenitsa e occupiamo la cabina prenotata.

4 Luglio: arriviamo in Grecia nella tarda mattinata, sbarchiamo e ci dirigiamo verso Kastraki, che raggiungiamo in circa 2 ore. Trovato l'hotel, prenotato dall'Italia, ci sistemiamo e pernottiamo 2 notti.

5 Luglio: oggi intera giornata dedicata alla visita delle Meteore, antichi monasteri costruiti su torri naturali di roccia. Visitiamo i principali: Gran Meteora, il più grande e il più maestoso, Varlaam, un po' più "povero" e niente di straordinario, Agio Stefanos  (Santo Stefano), piccolo, ma molto carino e San Nicola Anapafsas, molto piccolo con soli 2 monaci residenti, ma sicuramente  il più affascinante e coinvolgente emotivamente. Durante le visite conosciamo una coppia che abita sul Lago Maggiore e la sera ceniamo insieme in una taverna di Kastraki.

6 Luglio: giornata di trasferimento da Kastraki a Komotinis, dove pernottiamo. Giornata decisamente faticosa 500 km di caldo soffocante. 

7 Luglio: altra giornata di trasferimento da Komotinis a Bergama (Turchia). Il passaggio della frontiera Greco-Turca a Ipsala è abbastanza veloce, ma siamo ancora nella Turchia Europea. Attraversiamo lo stretto dei Dardanelli con una traghettata di circa 30 minuti da Gelibolu a Lapseki e sbarchiamo nella Turchia Asiatica. Proseguiamo verso la nostra destinazione e nel tardo pomeriggio siamo in albergo. Anche oggi una tappa di circa 500 km e accusiamo la stanchezza del viaggio.

8 Luglio: visita all'Acropoli e al Tempio di Esculapio, costruiti sulla cima della collina che domina la città e che raggiungiamo con una comoda cabinovia. Della prima (Acropoli) la parte meglio conservata e più spettacolare sono il Teatro e la base del Tempio di Zeus, mentre il Tempio di Esculapio e le Terme sono meno interessanti, ma meritano ugualmente di essere visitati. Nel pomeriggio andiamo in una cooperativa che produce e vende tappeti. Molto interessante la procedura di lavorazione che consiste nell'annodare a mano fili di lana, seta o cotone. 

9 Luglio: trasferimento verso la città di Pamukkale, che in turco significa "castello di cotone" e che prende il suo nome dai depositi di calcare bianco costituito dalle calde acque termali. Strada facendo facciamo una deviazione  verso il sito archeologico di Sart (Sardi) turisticamente poco conosciuto. Lo visitiamo e non possiamo fare a meno di restare stupiti dalla bellezza della Sinagoga e del Tempio di Artemide, molto ben conservati. Siamo molto soddisfatti della scelta fatta, merita veramente fare questa deviazione!!! Riprendiamo il viaggio e, percorrendo il pianoro prima di arrivare alla meta, siamo affascinati dallo spettacolo che si presenta davanti a noi. Sul fianco di una collina la colata impressionante di calcare bianchissimo e accecante. Siamo proprio arrivati!  Troviamo rapidamente la pensione prenotata con trattamento di 1/2 pensione, ottima la cena.

10 Luglio: l'intera giornata è dedicata alla visita delle rovine di Hierapolis e alle adiacenti vasche di Pamukkale. Dalla pensione un pulmino (gratuito) ci porta all'entrata superiore del sito. E' tutto un susseguirsi di tombe, agorà, gymnasium che evocano i fasti di un lontano passato. Dopo questo percorso nella storia arriviamo alle vasche dove è possibile entrare scalzi e rinfrescarsi. Suggerimento: portate con voi le calzature perché si può camminare nelle vasche di travertino sino all'uscita inferiore del sito.

11 Luglio: oggi visitiamo il sito archeologico di Aphrodisia, distante circa 100 km dalla nostra "base". Prenotiamo in hotel un transfer A/R in pulmino. E' un piacere viaggiare  al fresco e il costo per 2 persone è di 80 Lire turche, che corrispondono a circa 35 € comprensivo di ingresso al sito. Decidiamo di effettuare la visita senza guida. Tante rovine, ma molto ben conservate. Merita ampiamente la visita!!!

12 Luglio: destinazione mare sulla costa Turchese: Patara, nel passato il principale porto della Lycia. Nel pomeriggio arriviamo in hotel nel paese di Gelemis, ma che tutti chiamano Patara. Sistemiamo i bagagli e ci togliamo la calura rinfrescandoci nella piscina dell'albergo. Cena in uno dei tanti ristorantini locali. Assistiamo nella "piazza" del paese ai festeggiamenti di un matrimonio, tantissimi invitati, musica dal vivo, fuochi artificiali, ecc. La cosa bella è che anche i turisti partecipano ai balli in una mescolanza molto piacevole di etnie e usanze locali.

13 Luglio: l'intera giornata la trascorriamo in spiaggia. All'andata un ospite del nostro hotel ci da un passaggio in auto. Per entrare bisogna acquistare un biglietto che comprende anche l'accesso alle rovine adiacenti alla spiaggia. Queste rovine consistono in un teatro parzialmente insabbiato, un triplo arco trionfale, una necropoli con tombe Licie e altri ruderi. La spiaggia è fantastica, lunga "solo" 12 km e mare pulito. E' sufficiente allontanarsi di poco dalla zona dove vengono affittati gli ombrelloni per essere soli, ma organizzatevi, dell'ombra neanche l'ombra!!! Il ritorno lo facciamo a piedi, per vedere le rovine sopra elencate, pessima idea, la temperatura è di 40°, e le rovine sono di scarso interesse. Arrivati in paese ci fermiamo a bere una birra in un locale gestito da un curdo, con fidanzata (così dice lui) italiana e per i giorni che restiamo a Patara diventerà il nostro punto di riferimento al rientro dalle escursioni e sarà anche un modo per conoscere qualche cosa di più dei Turchi e dei Curdi.

14 Luglio: escursione con la nostra moto alle gole di Saklikent Canyon e alle rovine di Xantos. Si entra nel canyon e per alcune decine di metri si cammina su una passerella sospesa sul fiume, sino ad arrivare al guado che porta verso le gole. L'acqua gelida arriva sino all'inguine e la corrente è abbastanza forte. Si prosegue sovrastati da alte pareti rocciose e in alcuni punti la gola non è più larga di 3 metri. Un vero spettacolo della natura. Arriviamo sino ad una cascata, ma volendo è possibile proseguire. Al ritorno ci fermiamo al sito di Xantos, visitiamo alcune tombe Licie scavate nella roccia e i resti del Teatro. Il tutto poco curato e molto disordinato. Riteniamo che questo sito sia poco interessante.

15 Luglio: oggi destinazione Kayaköy e la Laguna di Oludeniz, passando per la famosa cittadina  di Fethiye, che non ci sembra nulla di  particolare: molto  turistica e caotica. Arriviamo nel paese fantasma di Kayaköy, abbandonato dalla popolazione di origine greca, che dovette tornare nella terra di origine dopo la guerra greco-turca del 1919-1922. La vista è assolutamente particolare perché la cittadina, abbarbicata sul lato di una collina, è completamente abbandonata e diroccata. Proseguiamo per Oludeniz. Una lingua di sabbia divide il mare aperto dalla laguna, con acque calmissime e basse. Arrivando dalla strada che scende verso il mare la vista mette in risalto tutta la bellezza del luogo. Per il ritorno consultiamo la cartina stradale e decidiamo di fare un percorso alternativo che ci permette di risparmiare molti km. Prendiamo la strada che conduce verso la località di Uzunyurt (Faralya) e, al bivio che  porta in quella direzione, teniamo la sinistra  seguendo la strada per Karaağaç, che poco dopo diventa sterrata ed entra in un bosco. In questo tratto gli unici esseri viventi sono un pastore con le sue mucche e abbiamo la possibilità di ammirare panorami stupendi e un bellissimo tramonto. Siamo certi che questa strada non è percorsa abitualmente da turisti, tanto meno con una moto, e abbiamo la netta sensazione di essere degli intrusi, "controllati a vista" dalle poche persone che incontriamo.

16 Luglio: oggi andiamo a Kalkan, 15 km circa a sud di Patara, verso Antalya. Molto snob e con una spiaggia non molto grande, ma bella. Prenotiamo per dopodomani un'escursione all'isola di Kekova.

17 Luglio: giornata dedicata al mare sulla spiaggia di Patara. Oggi la moto si riposa e raggiungiamo la spiaggia con la navetta che parte dal paese: la motrice è un vecchio trattore e le carrozze sono simili a quelle dei trenini di un parco giochi!

18 Luglio: escursione di un'intera giornata all'isola di Kekova. Di primo mattino ci vengono a prendere in albergo con un pulmino che ci porta fino a Uçagiz dove ci imbarchiamo per andare ad esplorare le coste dell'isola e le famose rovine semi sommerse di Apollonia, antica città della Licia. Prima di raggiungerla, facciamo una sosta in una piccola insenatura per un bagno rinfrescante nelle limpide acque. In pochi minuti di navigazione arriviamo alle rovine che possiamo ammirare bene, anche grazie al fondo trasparente della barca. Quanto si presenta ai nostri occhi è di una bellezza e suggestione più uniche che rare. Prima del pranzo facciamo un'altra sosta per vedere una grotta naturale e fare un altro bagno e abbiamo la fortuna di vedere, a poca distanza da noi, una grossa tartaruga per niente spaventata dalla nostra presenza. Ottimo pranzo a bordo, poi prua verso il villaggio di Kaleköy sull'isola, per vedere la vecchia fortezza bizantina di Simena. Attraversiamo il minuscolo paese e percorriamo una piccola e ripida stradina che porta alla fortezza, ben conservata, dalla quale si gode una vista spettacolare. Nello specchio d'acqua antistante il paesino si trova una tomba Licia semi sommersa dal mare e raggiungibile camminando nell'acqua. Immancabile la foto ricordo, anche perché da ragazzo avevo visto in alcuni documentari questo luogo che mi affascinava moltissimo e ora lo posso ammirare da vicino! Ultimo bagno prima di tornare al porto di Uçagiz, dove troviamo il pulmino che ci riporta in hotel.

19 Luglio: partenza per Dalyan, città che si affaccia sul fiume Dalyan Çayi. Sulla riva opposta del fiume vi sono le rovine di Kaunos, tombe funerarie scavate nella parete rocciosa e risalenti al 400 a. C.. La vista di queste rovine è assolutamente spettacolare! Il luogo è abbastanza impervio ed è consigliabile fare rumore camminando tra i sassi e le sterpaglie per evitare incontri con rettili, sicuramente innocui, ce lo auguriamo, di cui possiamo testimoniare la presenza. Il luogo è poco frequentato dai turisti, che preferiscono le escursioni in battello per recarsi alla spiaggia di Iztuzu, oppure verso il lago di Köycegiz, che ha come obbiettivo le sorgenti termali di Sultaniye dove è possibile fare bagni di fango. Consiglio: per andare dall'altra parte del fiume, per ammirare da vicino le tombe, conviene arrivare alla fine dell'imbarcadero e farsi portare da barche a remi condotte solo da donne, pagando poche lire turche. Alla sera le tombe vengono illuminate, e lo spettacolo che si presenta è ancora più affascinante che di giorno.

20 Luglio: trasferimento a Bodrum, che viene definita la Monte Carlo dell'Egeo. Dopo aver preso possesso della stanza in hotel, ce ne andiamo a zonzo per la Bodrum "vecchia", piena di negozietti per turisti che acquistano di tutto e, a pochi metri di distanza ormeggiati alla marina, yacht iperlussuosi. Per i nostri gusti un po' troppo "snob".

21 Luglio: visita della Bodrum storica. Iniziamo la visita della città dal famoso Castello di Bodrum, che ne è il simbolo. Questo castello è detto anche Castello di San Giovanni, ed è stato costruito sulla penisola rocciosa che divide i due porti. Molto bello e con una notevole vista panoramica sulla città. Successivamente andiamo a vedere il Mausoleion, sontuoso monumento funebre e considerato dagli antichi una delle sette meraviglie del Mondo. Oggi restano solo poche rovine ed è piuttosto deludente.

22 Luglio: oggi ci spostiamo a Selçuk. Lungo la strada facciamo una deviazione per vedere le rovine di Herakleia, in prossimità del paese di Kapikiri, sulle rive del lago Bafa. La strada si snoda in un  paesaggio quasi lunare, caratterizzato da rocce di arenaria e colline  coperte di uliveti, solo questo spettacolo merita la deviazione fatta.  Arrivati in paese si ha l'impressione che il tempo si sia fermato agli anni '50: anziane donne che vendono merletti fatti a mano e uomini che portano al pascolo mucche e asini. Terminata la visita delle rovine, sparse anche per il paese, riprendiamo la strada per Selçuk e arriviamo in hotel. Questa volta optiamo per la mezza pensione poiché ci fermiamo 4 notti. L'hotel si trova nella parte vecchia della città, sulla collina, e il primo impatto non è dei migliori: siamo entrati in un quartiere fatiscente della cittadina, ma la disponibilità del gestore è di buon auspicio. Cambiamo completamente idea quando, per la cena, saliamo sulla terrazza dell'hotel. Si domina la città, la vista sul Castello è molto suggestiva, ci aggiungiamo un tramonto da cartolina e una cena ottima: abbiamo fatto l'en plein!!!

23 Luglio: la giornata è dedicata alla visita dell'antica città di Efeso, che è uno dei siti archeologici più importanti e frequentati di tutta la Turchia. Oltre al Tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico, si possono ammirare il Teatro, il Tempio di Adriano, la Biblioteca di Celso e moltissimi altri reperti conservati o restaurati in maniera eccellente. In altre parole tutto questo è semplicemente meraviglioso e vale il viaggio fatto!!! Successivamente visitiamo il Museo Archeologico di Selçuk, molto bello e ricco di oggetti. Proseguendo nella visita della città, raggiungiamo la Moschea Isa Bey Camil, che troviamo scialba e anonima (interno praticamente vuoto), probabilmente perché è ancora vivo il ricordo di altri luoghi di culto molto più fastosi. Ultima visita della giornata sono le antiche Mura di Cinta di epoca Bizantina, dove sulla sommità è possibile vedere molti nidi di cicogne.

24 Luglio: ci aspetta una giornata piuttosto intensa con tre siti da visitare: Priene, Mileto e Dydima. Priene, i cui resti sono ben conservati. Mileto, interessanti le rovine dei Bagni di Faustina, il Teatro e il Museo Archeologico. Dydima, dove l'unico monumento da vedere è il Tempio di Apollo, bello, ma deludente il contesto, è completamente circondato da case e traffico, tant'è che lo abbiamo visto dall'esterno. Ci resta ancora un po' di tempo prima di tornare in hotel, ne approfittiamo per fare un bagno in una spiaggia poco distante dalla città, poco affollata e con un mare cristallino.

25 Luglio: il programma prevede la visita di Kuşadasi e Şirince. Kuşadasi è una cittadina dal turismo un po' frenetico, dove approdano le navi da crociera che sbarcano turisti per la visita dei siti archeologici  di Efeso, Priene, Mileto e Dydima. Il Gran bazar è l'attrattiva principale di Kuşadasi, con centinaia di bancarelle che vendono di tutto, dai tappeti ai monili fatti a mano, dalle borse in pelle alle calzature e, se si decide di fare un acquisto, è praticamente obbligatorio contrattare sul prezzo. Per raggiungere Şirince, che si trova a 8 km da Selçuk, percorriamo inizialmente la strada litoranea con una bella vista sulle spiagge intorno a Kuşadasi, poi una strada secondaria che si snoda in una verdissima vallata e che ci conduce verso il borgo. Il paese è molto carino e, insieme ai soliti negozi che vendono di tutto, vi sono parecchie vendite di vino prodotto localmente e di buona qualità.                                                                                                                                                                                               Domani lasciamo Selçuk. Pensiamo che la scelta della mezza pensione si è rivelata azzeccata perché in queste sere abbiamo sempre cenato molto bene, ma soprattutto con piatti della cucina locale e non le solite portate per turisti!

26 Luglio: quella di oggi è una tappa intermedia, da Selçuk arriviamo a Eceabat, appena attraversato lo stretto dei Dardanelli: siamo ritornati nella Turchia europea.

27 Luglio: in mattinata partiamo in direzione nord per Edirne, città a pochi km dal confine con la Bulgaria, dove arriviamo nel primo pomeriggio e abbiamo il tempo per visitare un paio di moschee. La prima è Eski Camii, il più antico monumento ottomano della città, il cui interno è decorato con versetti del Corano, molto bella; la seconda è Selimiye Camii, costruzione grandiosa con una bellissima cupola centrale e il Mihrab, nicchia inserita nel muro rivolto verso La Mecca da cui l'Imam conduce la preghiera, visibile da qualsiasi punto all'interno della moschea. Gironzoliamo per la città vedendo dall'esterno l'antico Hammam, i ruderi dell'antica Sinagoga e nello stesso quartiere antiche case di legno, peraltro molto malandate.

28 Luglio: continuiamo la vista delle moschee. La moschea di Üç Şerefeli; il complesso di Muradiye, composto dalla Moschea, dalla Madrassa (la scuola coranica), i Bagni  e l'Ospizio; la Camii Bayezid II Kulliyesi, con annessi un'antica scuola di medicina e un antico ospedale per malati di mente. Tutte le costruzioni sono molto belle e hanno qualche particolare che le caratterizza e le rende diverse le une dalle altre. Vediamo anche lo stadio dove si svolge il più importante festival di "lotta turca" il Kirkpinar. Per la cena ci rechiamo in un ristorante sul fiume Tunca che bagna la città, dove oltre alla buona cucina ci godiamo un suggestivo tramonto con la compagnia di noiose zanzare.

29 Luglio:  iniziamo con il trasferimento verso la città di Kavala (Grecia), sulla strada per il ritorno verso l'Italia. Per evitare alcune centinaia di km. prendiamo il traghetto che porta a Lavrio, a circa 70 km da Atene. Circa 16 ore di navigazione e prenotiamo solo il passaggio ponte.

30 Luglio: traghettata tranquilla e in mattinata sbarchiamo a Lavrio, per poi dirigerci a Patrasso e imbarcarci sul traghetto che ci riporterà in Italia. Siamo stanchi, ma avremo modo di riposare bene questa notte avendo prenotato una cabina. Partenza prevista del traghetto: ore 15.00. Purtroppo non è così! Lasciamo il porto di Patrasso solo alle 23.00, con 7 ore di ritardo. Stravolti dalla snervante attesa, andiamo in cabina e in un millesimo di secondo ci addormentiamo.

31 Luglio: giornata noiosissima e arrivo ad Ancona verso le 21.30. Appena sbarcati ci mettiamo in autostrada in direzione Milano, dove arriviamo all'una di notte. Domani, anzi questa mattina torno in ufficio. La vacanza ora è veramente terminata.

 

E' stata la vacanza più lunga che abbiamo mai fatto. Abbiamo visitato solo una minima parte della Turchia e quello che abbiamo visto ci ha entusiasmato a tal punto che ci ripromettiamo di visitarla possibilmente tutta nei prossimi anni, in particolar modo la parte est, l'Anatolia. Pensiamo che la Turchia più "vera e autentica" sia proprio quella verso il Lago Van, il Monte Ararat e la zona Curda, dove il turismo di massa non è ancora arrivato a rovinare l'autenticità della popolazione. L'esperienza che abbiamo fatto è stata unica: luoghi incantevoli, una popolazione ospitale e disponibile, la storia di un glorioso passato dietro ogni masso, un mare spettacolare e chi più ne ha, più ne metta. E' difficile condensare in poche righe le sensazioni e le emozioni che abbiamo provato.                                              Ultima annotazione: tanti turisti  di diverse nazionalità, ma pochi motociclisti e di questi nessun italiano.

 

"Güle Güle" augurano i Turchi a chi parte.

 

 

Pernottamenti - costi per notte in camera doppia:

 

Grecia

   Kastraki           Hotel Meteoritis - € 45 B/B (buono)   

    Komotinis         Hotel Chris & Eve Mansion - € 35 B/B (ottimo)

 

Turchia

    Bergama         Akropolis Boutique Hotel - € 35 B/B (discreto)

    Pamukkale       Dort Mevsim - € 20 B/B  (discreto/buono) possibilità 1/2 pensione con pagamento pasti separati

    Patara             Apollon Hotel - € 35 B/B (buono)

    Dalyan             Yakuz Apartment - € 28 B/B (buono)

    Bodrum           Moonshine Apart Otel - € 79 B/B (ottimo)

    Selçuk             Hotel Rilican - 30 B/B (buono) possibilità 1/2 pensione con pagamento pasti separati

    Eceabat          Hotel Crowded House - € 30 B/B (scadente)

    Edirne            Efe Hotel - € 62 B/B (ottimo)