Routes des grandes Alpes

   La magia delle Alpi

 

Fine giugno, siamo a casa degli amici Valerio e Silvia e tra una chiacchiera e un bicchiere di vino, dopo una pausa di un anno, decidiamo di trascorrere alcuni giorni di vacanza solo per "culi di piombo". Per capirci meglio: Valerio ed io. Ma dove andare? In poco tempo decidiamo la destinazione: vale a dire un tratto della Routes des Grandes Alpes: entrare in Francia dal Moncenisio per ritornare in Italia da Limone Piemonte. Detto fatto e, come sempre, non  prenotiamo nessun albergo e quando si è stanchi di viaggiare.......ci si ferma! Questa volta c'è un nuovo compagno di avventure!  Abbiamo coinvolto Maurizio, un mio amico che conosco da molti anni ma solo dalla fine del 2010 è entrato alla grande nella famiglia dei motociclisti......  con un GS 1200. Moto proporzionata alla sua stazza che è notevole!!!

8 Luglio: Si parte e diamo quasi per certo che prenderemo pioggia, le previsioni non sono eccellenti, ma chi se ne frega. Infatti, arrivati al valico del Moncenisio, grosse nubi oscurano il cielo e la temperatura non è proprio quella di inizio estate, ma la vista, nonostante tutto, è notevole. Puntiamo verso Modane, dove ci fermiamo per pranzo. Nel primo pomeriggio riprendiamo il viaggio seguendo la strada D 1006, che corre parallela all'autostrada e dopo una ventina di km. svoltiamo a sinistra sulla D 902/Rue du Galibier. Il tempo è migliorato e arrivati in prossimità del Colle du Galibier (mt 2640), anziché imboccare il tunnel, che ci farebbe raggiungere più velocemente il versante opposto, svoltiamo sulla sinistra e percorriamo la vecchia strada più lunga, ma più panoramica. Raggiunta la cima del colle ammiriamo lo spettacolo delle vallate circostanti. Iniziamo la discesa fino ad incrociare la strada D 1091, svoltiamo sulla sinistra in direzione della cittadella fortificata di Briançon in posizione panoramica, dove é quasi "obbligatorio" fermarsi anche solo per una visita veloce. Uno scroscio d'acqua ci augura il "bienvenue" nella zona e per non indossare le  tute antipioggia decidiamo di fermarci al primo hotel che incontriamo, a  Cervieres. Decisione per niente azzeccata!!!  Questo "hotel", molto spartano, ricorda una "Comune" degli anni '70: per la cena un'unica tavolata per tutti gli ospiti, menù fisso con lasagne alla bolognese, insalata, vino, formaggi ..... tutto da dividere fra i commensali! Non cerchiamo hotel di lusso............ma semplicemente un posto degno di chiamarsi albergo!!!!!! Lo sconsigliamo vivamente.

9 Luglio: Ci siamo illusi che la colazione potesse ridimensionare il giudizio negativo dell'hotel........ tutto è restato come la sera precedente e, come sempre accade per la legge di Murphy, scopriamo che pochi km oltre Cervieres  vi sono 2 alberghi apparentemente degni di questo nome. Ci consoliamo con la bella giornata di sole e partiamo alla volta del Col d'Izoard. Sarà una giornata di guida tutta curve e tornanti. Oltrepassato il colle possiamo ammirare  il Colle de la Platriere e la spettacolare vista del selvaggio anfiteatro naturale chiamato Casse Deserte. Un consiglio: il tardo pomeriggio é il momento migliore della giornata per scattare foto, la luce sarà più morbida e i risultati saranno migliori . Proseguiamo godendoci il panorama viaggiando ad una velocità turistica e, in prossimità della località di La Condamine-Chatelard,attraversiamo il Parco Nazionale del Mercantour, arrivando al Colle de la Bonnet a quota 2715 m.. Da qui con una strada carrozzabile, la più alta d'Europa, raggiungiamo la Cime de la Bonnet   a quota 2802 m., uno sperone roccioso intorno al quale si snoda la strada. Pernottiamo nel paesino montano di Valberg presso l’hotel Le Clès des Champs, accogliente, a gestione famigliare, e con una buona cucina. Non possiamo fare a meno di paragonarlo con quello della sera precedente, e questo ci sembra una reggia!

10 Luglio: Carichiamo i bagagli sulle moto e proseguiamo sulla strada D 28 in direzione del paese di Guillaumes. La prima bellezza naturale che ci si presenta sono   le Gorges de Daluise, scavate dal fiume Var  nello scisto rosso. Queste gorges sono di una profondità, di un'asprezza e di un colore più unici che rari. La strada panoramica offre delle vedute molto belle sulle gole, soprattutto con la luce calda del sole di fine pomeriggio. Seguiamo la Vallata del Var, fino ad arrivare a Le Plan du Var, dove, svoltando sulla sinistra, seguiamo le indicazioni per Lantosque e il Col du Turini. Poco prima di Lantosque il navigatore ci indica una strada secondaria, piccolissima, immersa nel bosco. La imbocchiamo e con immenso piacere non incrociamo nessuna vettura, ma solo qualche motociclista che come noi è  in cerca di percorsi alternativi . Consigliata per i panorami che si possono ammirare! Sconsigliato invece il pranzo alla trattoria di Madame Barralis, per noi diventata un mito. Perché? Avete  presente l'assassina del film "Profondo rosso"? Immaginatevela con almeno 30 anni di più!!! Se volete farvi un'idea del personaggio, andate alla fotogallery . Nel tardo pomeriggio arriviamo a Sospel dove pernottiamo all'Hotel des Etrangers della catena Logis de France, pulito e accogliente, dove è possibile parcheggiare  le moto nel garage. Per la cena ci rechiamo in uno dei ristorantini che si affacciano sul fiume. Buona e ad un costo contenuto. Naturalmente abbiamo fatto i confronti con il servizio e la qualità del cibo di Madame Barralis.... e abbiamo preso in giro Valerio che aveva ordinato del coniglio, lui ne era convinto. Secondo me e Maurizio era la specialità della casa, arrivano da tuta la Francia per gustarlo, il mitico coniglio miaaaaooooo!

11 Luglio: Inizia il viaggio di rientro, ma non perdiamo l'occasione, con una deviazione di pochi km., di visitare Saorge, un pittoresco borgo arroccato sulla montagna, con case, di architettura medievale, ancora intatte. Il centro storico è costruito su tre livelli ed è piacevole salire fra i portici e gli stretti vicoli, sino ad arrivare alla terrazza del Convento dei Francescani. Terminata la visita torniamo sulla strada principale e dopo una trentina di chilometri arriviamo al Colle di Tenda, per imboccare il tunnel che,in poco tempo, ci fa giungere a  Limone Piemonte. Pranzo veloce e, percorrendo strade secondarie, puntiamo verso Alessandria. Da qui viaggiamo in autostrada in direzione di Milano. Quattro giorni molto intensi e faticosi, ma piacevolissimi perché appagati dallo spettacolo che la natura  ci ha offerto.