Bulgaria - Croazia (isola di Korkula)

 

La scelta della destinazione di quest'anno cade sulla Bulgaria, che avevo attraversato nel lontano 1986 per recarmi in Turchia con amici e, se devo essere sincero, era una nazione ancora arretrata e non molto ospitale. Sono passati 20 anni, sicuramente la situazione politica è cambiata e siamo quasi sicuri che il paese si è evoluto. Alla BIT, la Borsa Internazionale del Turismo, raccogliamo le informazioni per poter organizzare al meglio il viaggio e un operatore ci omaggia della guida turistica "Bulgaria" edito da Kalya. Nella pianificazione dell'itinerario la guida si rivelerà molto utile e con ottimi suggerimenti per una vacanza che si differenzia dagli itinerari consueti.

11 Agosto: partenza molto presto da Milano e alla barriera autostradale di Mestre vi sono 18 km di coda. Benedette le 2 ruote che ci permettono di superare abbastanza agevolmente le auto in colonna! In prossimità del confine di Stato, a Gorizia, la coda è molto più corta, solamente 12 km. Espletate velocemente le formalità doganali, proseguiamo in direzione di Zagabria, in parte su autostrada e in parte su strade statali. Il tempo decide di farci viaggiare al fresco e per tutto il pomeriggio è un susseguirsi di pioggia, sole, diluvio, ancora sole e in serata arriviamo a Belgrado, dopo aver percorso 1000 km e vissute 4 stagioni in una sola giornata! L'albergo, facilmente raggiungibile, è a poca distanza dall'autostrada che attraversa la città. Per la cena andiamo nella zona pedonale di Skadarlija, nel centro storico della capitale serba, paragonato alla Montmartre di Parigi. In effetti è molto caratteristico, con tanti locali e una vita mondana piuttosto vivace.

12 Agosto: poco più di 300 km ci separano dalla cittadina di Belogradčik, la prima tappa del nostro viaggio in Bulgaria. Le formalità burocratiche in uscita dalla Serbia sono molto veloci, mentre per l'ingresso in Bulgaria sono decisamente più complicate. Siamo l'unico mezzo alla frontiera e per poter entrare dobbiamo transitare da tre uffici dove viene registrato, sul passaporto, il nostro ingresso, modello e numero di targa della moto. In queste operazioni ci aiuta un ragazzo bulgaro, arrivato poco dopo di noi che vive e lavora in Italia. Ci fa da interprete e in  mezz'ora abbiamo i documenti in ordine per poter viaggiare senza problemi. L'ultimo step prima di entrare ufficialmente in terra bulgara è quello di attraversare  una vasca con una spanna abbondante di acqua di un colore indescrivibile  per "disinfettare" le ruote della moto! In nessun altro viaggio all'estero  ci era mai capitata una situazione simile, anche questo fa parte della vacanza.  Nel pomeriggio raggiungiamo la meta e troviamo l'Hotel Madonna, segnalato dalla guida, molto carino e restiamo li per la cena. A lato la sala all'aperto.

13 Agosto: una bella dormita e siamo pronti per visitare la Grotta di Magura, una delle più grandi cavità naturali della Bulgaria che dista solo 17 km. dal nostro albergo ed è situata all'interno della collina di Rabiša. Nelle varie sale, definite in tal modo, si possono ammirare impressionanti formazioni di stalattiti e stalagmiti, alcune delle quali raggiungono i 20 m. di altezza e 6 m. di diametro. Nella Sala Trionfale che è la più ampia della grotta, si tengono concerti di musica classica. Spettacolare la Galleria dei Graffiti, che prende il nome dai numerosissimi graffiti realizzati con il guano di pipistrello nel periodo che va dal neolitico all'età del ferro. La parte terminale della grotta si affaccia sul lago di Rabiša. E' la prima volta che ammiriamo delle pitture rupestri risalenti alla preistoria, un'emozione veramente unica. Successivamente visitiamo le Rocce di Belogradčik, costituite da arenaria rossa con tonalità di colore che vanno dal giallo al rosso e al grigio. La particolarità che le rende uniche è la loro forma,  in ognuna di esse si può immaginare una figura particolare, identificabile con persone o animali. Un luogo molto suggestivo. Per raggiungere queste rocce si attraversa la Fortezza che sovrasta la città.

14 Agosto: si parte alla volta della capitale Sofia percorrendo una strada secondaria e, lungo il tragitto, visitiamo il Monastero di Ciprovci, che non ci entusiasma in modo particolare. Visitiamo  anche il Monastero di Čerepiš situato lungo il fiume Iskăr, più interessante del precedente. Arriviamo a Sofia e ci fermiamo in una piazza per fare il punto della situazione e per cercare un albergo dove pernottare per i giorni che resteremo in città. Si affianca una macchina e ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto (ci parla in inglese, francese e un po' di italiano) e poco dopo ci dice che anche lui è un motociclista e ci vuole aiutare nel cercare la sistemazione. Noi accettiamo un po' diffidenti! Telefona ad un amico assicuratore e ci accompagna all'Hotel Rodina che noi avevamo scartato per il costo piuttosto alto delle camere (90 € la camera doppia con colazione), parla con l'addetto alla reception e ci presenta come ospiti della compagnia assicurativa dell'amico. Costo per la camera 25 € per lo stesso trattamento con in  più parcheggio custodito per la moto!!!!!! Ci  accompagna in camera per verificare che sia di nostro gradimento, poi ci saluta e non abbiamo nemmeno il piacere di  offrirgli qualche cosa al bar, perché dice che si è fatto tardi e deve andare. Noi ci guardiamo senza parole: se questa è l'ospitalità bulgara la vacanza si preannuncia ottima !!!!!!!

15 Agosto: la giornata di oggi la dedichiamo alla visita della città, iniziando dalla chiesa di Sveta Nedelya nell'omonima piazza, un edificio che deve il suo attuale aspetto esterno ad interventi architettonici del XlX e XX secolo. Nella stessa piazza c'è il Museo d'arte religiosa con icone e oggetti legati alla religione. Molto interessante la chiesa più vecchia della città, la Rotonda di S. Giorgio, costruita inizialmente come terme romane e successivamente trasformata in chiesa. Poco distante si trova la chiesina di Sveta Petka Samardzyska di soli m. 15x7 dove è sepolto l'eroe nazionale. La ex Moschea Buyuk, oggi è il museo archeologico nazionale. Spettacolare l'Angelo di Sofia, una statua ricoperta d'oro che rappresenta Tuhe, la Dea della Fortuna. Il monumento è sostenuto da una colonna costruita nel 2000, ed è il simbolo della città. Da non tralasciare la visita alla Cattedrale Alexander Nevski e tanti altri monumenti. All'affollato mercato delle pulci acquistiamo alcuni centrini di cotone lavorati all'uncinetto, di ottima fattura e ad un costo irrisorio. Assistiamo, in due differenti chiese, ad un matrimonio e ad un battesimo, naturalmente molto diversi dai nostri perché celebrati con il rito Ortodosso. Una città veramente bella, molto vivace con i suoi marciapiedi pieni di tavolini e ombrelloni colorati e tanti giovani in giro fino a notte inoltrata.

16 Agosto: la visita di oggi ci porta sul complesso montuoso del massiccio del Rila, a circa 120 km. dalla capitale. Qua si trova il Monastero di Rila (foto), il più grande e famoso monastero della Bulgaria, per la bellezza e l'armonia della sua architettura,  tanto da essere incluso nel patrimonio mondiale dell'Unesco. L'impatto visivo lascia  senza parole. E' abitato da monaci ed è possibile pernottare. Questo spettacolare monastero vale il viaggio in Bulgaria! quindi la visita è assolutamente obbligatoria! Al ritorno saliamo sulla collina che sovrasta la città per vedere la Chiesa di Bojana, anch'essa patrimonio dell'Unesco, purtroppo arriviamo 10 minuti dopo la chiusura. Peccato! Sarà per la prossima volta.

17 Agosto: partiamo presto per Teteven, che superiamo  rapidamente e circa 60 Km dopo raggiungiamo il Monastero di Troyan, a pochi km. dalla omonima cittadina, ai piedi della catena montuosa di Stara Planina (Balcani). E' il terzo monastero in ordine di grandezza e al suo interno è possibile ammirare eccezionali affreschi con episodi della Bibbia e dei Santi, nonché il museo. Merita proprio di essere visitato. Ripartiamo e arriviamo a Kazanlak, dove cerchiamo di orientarci per trovare l'albergo consigliato dalla nostra guida. Siamo un po' in difficoltà e chiediamo aiuto ad una pattuglia di poliziotti che risolve la situazione facendoci capire di seguirli e, in modo molto scenografico, blocca il traffico, accende le sirene e ci "scorta" sino all'Hotel. Siamo esterrefatti e imbarazzati.    Arrivati all'hotel ci salutano molto cordialmente e tornano al loro servizio. L'hotel ha pochissime camere semplici ed arredate in modo essenziale, in stile Rinascenza, ma con un'atmosfera molto famigliare. Il proprietario ci permette di parcheggiare la moto all'interno, nel cortile del ristorante, spostando alcuni tavolini.

18 Agosto: la giornata inizia con una sorpresa. Il titolare, Donjo, che parla discretamente l'italiano, ci dice che questa sera siamo suoi ospiti per la cena. Con la sua cortese insistenza è praticamente impossibile declinare l'invito. Ci dirigiamo verso Etara, città-museo, costituita da un piccolo gruppo di case, per la maggior parte ricostruite, abitate da artigiani che vendono i loro prodotti. Nel pomeriggio andiamo al villaggio di Arbanasi.  Non ci è sembrato nulla di particolarmente interessante. Sulla strada del ritorno ci fermiamo per visitare il tempio-monumento di Scipka eretto in memoria della guerra contro gli ottomani di fine 1800. E' semplicemente splendido con le cupole, le croci e le cornici tutte dorate, i muri esterni sono ornati di piastrelle in ceramica e le campane sono state costruite con la fusione dei bossoli delle pallottole sparate. La serata l'abbiamo trascorsa nel giardino del piccolo hotel dove alloggiamo in compagnia di Donjo, la figlia Gabriela che studia all' Università Bocconi a Milano e alcuni loro amici. Cena a base di carne alla brace, ottima e specialità locali.  Dopo cena,  Donjo e la figlia ci invitano a visitare Kazanlak, dove offriamo da bere per ringraziarli della serata che per noi è stata assolutamente piacevole.  Facendo domande abbiamo cercato di conoscere il più possibile questa nazione, mentre per Donjo è stata certamente una serata dove ha potuto fare pratica con il suo italiano: spesso ci chiedeva il significato delle parole e la loro corretta pronuncia.

19 Agosto: solo questa mattina Donjo ci dice di essere un parlamentare del Governo Bulgaro e ci da il suo n° di telefono privato facendosi promettere di contattarlo per qualunque evenienza in caso di necessità. Come se non bastasse, ci omaggia la seconda notte di pernottamento spiegandoci che è il trattamento che riserva alle persone che gli sono particolarmente simpatiche!!!!! Restiamo senza parole e dopo i più calorosi saluti partiamo alla volta di Katel, paesino noto per la produzione di tappeti. C'è un solo negozio (statale) che li vende, nel quale abbiamo acquistato 5 tappeti da tavolo "Kilim" per 46 Lev (circa 23 €). Da un artigiano acquistiamo una maschera e un braccialetto intagliati nel legno per 18 Lev (9 €). Successivamente arriviamo a Shumen e cerchiamo un hotel segnalato dalla guida. Abbiamo qualche difficoltà a trovarlo e, come nella precedente occasione, chiediamo aiuto alla polizia. Anche questa volta ci accompagnano alla nostra destinazione (senza l'uso delle sirena). E' un hotel molto semplice a conduzione famigliare e la sua posizione è fantastica: è in mezzo a un bosco che sovrasta la città e a poca distanza dalla Fortezza dove si trovano le rovine di mura risalenti alle epoche Trace, Romana, Bulgara e Bizantina.

20 Agosto: dormita eccezionale e quiete assoluta!!! Colazione e partenza per Preslav, senza dimenticare di visitare il monumento che, dalla sommità di una collina poco distante da Shumen, è visibile a 30 km di distanza. Inaugurato nel 1981, è il monumento commemorativo "ai fondatori della prima Bulgaria", per i primi 1300 anni della Nazione. Visto da lontano appare come una costruzione dalle dimensioni ciclopiche. La visita è comunque interessante e ci sentiamo delle formiche vicino ad un elefante. Sempre a Shumen visitiamo la Moschea di Tombul, purtroppo in fase di ristrutturazione. L'interno, semi-nascosto dalle impalcature, lascia intravvedere molto poco. Arriviamo a Preslav e visitiamo la  Chiesa di Cirillo e Metodo, molto bella e con strutture lignee. Di nuovo in viaggio verso Madara, dove c'è il famoso Cavaliere di Madara, un bassorilievo scolpito nella roccia a 23 m. di altezza in una parete alta 100 m., risalente all' epoca alto-medioevale. Stiamo per acquistare il biglietto di ingresso, ma due ragazzi italiani ce lo sconsigliano. Ci spiegano che ci sono appena stati e il monumento non è visibile perché completamente coperto per restauro. Ultimo spostamento di oggi in direzione della città di Varna sul Mar Nero. Circa 10 km prima di arrivare facciamo una sosta a Pobiti Kamani, chiamata anche la Foresta Pietrificata. Si tratta di una formazione rocciosa formata  da colonne naturali alte sino a 6 m. che si estendono per circa 70 Km. quadrati. Uno spettacolo unico! In serata arriviamo a destinazione.

21 Agosto: visita ai monumenti della città: iniziamo con le Terme, interessanti, conservate discretamente, ma senza manutenzione e sembrano una discarica a cielo aperto. Molto interessante invece la Cattedrale. Nel pomeriggio visita al Monastero Rupestre di Aladija, distante circa 10 km. da Varna, completamente scavato nella roccia. E' raggiungibile tramite una serie di scalette e di passaggi che permettono di visitare le cavità che furono trasformate in un complesso monastico, e poco distante si trovano le Catacombe. Proseguiamo verso Capo Kaliakra, dove possiamo godere di un bellissimo panorama sul Mar Nero, con una scogliera a strapiombo e molti delfini che danno spettacolo ai turisti. A breve distanza dal Capo, vi sono resti di una Fortezza non menzionata da nessuna guida in nostro possesso. In questa zona il Mar Nero ci da l'impressione di un enorme lago salato, dalle acque scure, senza i colori brillanti del Mediterraneo. La spiaggia, a Varna, non ci invoglia a fermarsi, è stracolma di persone e ricorda molto la nostra costa romagnola degli anni '60.

22 Agosto: il punto di arrivo di oggi è la città di Ruse, passando per Dobrivich, dove abbiamo acquistato una pignatta in terracotta di 35 cm. di diametro, decorata a mano, con i caratteristici disegni bulgari, molto bella ma altrettanto ingombrante, però ne è valsa la pena!. Arrivati a destinazione cerchiamo una sistemazione per i prossimi giorni. I primi due hotel in cui chiediamo ci dicono che sono "full". La sensazione che percepiamo è quella solita che abbiamo già avuto in tanti anni di viaggi: siamo motociclisti, "brutti, sporchi e cattivi". Quando arriviamo in un hotel, di solito siamo stanchi e a volte sudati e diamo l'impressione di essere dei "randa"...................e molto spesso non c'è nessuna stanza disponibile per noi. Al terzo tentativo, all'Hotel Danuba Plaza, nella piazza centrale della città, la stanza c'è, ma costa 200 Lev (circa € 100). Probabilmente ce la propongono immaginando che non la prenderemo, visto il costo elevato. La vediamo, si tratta di una "Junior suite", con anticamera, salotto, divani e poltrone e un bagno da favola. Ritorniamo alla reception e diciamo "ok, per noi va bene". Ci guardano un po' perplessi e ci consegnano la chiave della stanza. Scarichiamo i bagagli, ci facciamo una doccia ristoratrice, ci vestiamo con abiti "civili" e scendiamo per andare a cena. Le stesse ragazze della reception ci guardano in modo completamente diverso, quasi incredule che siamo le stesse persone di poco prima! Cena in uno dei ristoranti poco distanti dall'hotel.

23 Agosto: dormita eccezionale e buona colazione, poi ci dirigiamo verso Cereven dove visitiamo i resti di mura romane, belle e ben conservate, ma viste sotto un sole cocente. Partiamo verso il Monastero di Ivanovo, veramente molto bello e, con il "consenso" del custode, scattiamo anche alcune foto (è vietato fare foto, ma....basta chiedere con cortesia). Nuovamente in viaggio vero il Monastero di Basarbovski, ancora abitato da monaci, piccolo e molto carino. Rientriamo a Russè e prima di cena facciamo la tanto decantata passeggiata su Danubio, ma ne restiamo delusi.

24 Agosto: in mattinata visita alla Cattedrale di Ruse, molto grande ed altrettanto bella. Arriviamo nel momento in cui viene data la Comunione, che qui consiste in un pezzettino di pane. Finita la visita lasciamo la città e partiamo alla volta di Lovech, per visitare il Ponte coperto, che è il terzo in Europa per lunghezza, ma non è particolarmente pittoresco come ci aspettavamo. Continuiamo il viaggio in direzione della Croazia e ci fermiamo in una pensione poco dopo il confine Serbo.

25 Agosto: ripartiamo dalla Serbia in direzione della Croazia, dove vogliamo soggiornare alcuni giorni per fare mare. Ci fermiamo verso sera in un motel molto carino poco dopo il confine Bosniaco. Ci siamo sciroppati 500 Km di strade "statali", con una velocità di crociera molto bassa.

26 Agosto: partenza di buon'ora con destinazione l'isola di Korkula in Crozia. Sbagliamo strada e questo ci porta via parecchio tempo, oltre a questo la polizia locale ci ferma e ci contesta un eccesso di velocità. Ci grazia e si limita a una "ramanzina" in un italiano stentato, ma comprensibile e poi ci lascia andare senza pagare la multa. Arriviamo nella cittadina di Obrica e riusciamo a prendere uno degli ultimi traghetti alla volta dell'isola. I buoni propositi di arrivare presto per trovare un alloggio confortevole, vanno a farsi benedire. Troviamo nella cittadina di Korkula la "solita" stanza delle 7 di sera, la stanza della disperazione!

27 Agosto: dormita pessima. Dopo colazione ci mettiamo alla ricerca di un alloggio più accogliente per le prossime notti e lo troviamo all'Hotel Park, molto bello e la camera è una suite non eccessivamente costosa. Nel pomeriggio facciamo un giro nella parte vecchia della città, bella e ben conservata.

28 Agosto: recuperiamo il sonno perso la notte precedente, facciamo un'ottima colazione e ci mettiamo in movimento alla scoperta dell'isola. Andiamo al paese di Vela Luka, non vi è nulla di particolarmente interessante, poi ci dirigiamo verso la spiaggia di Pupnat Luka, raggiungibile tramite un lungo sterrato. Ne percorriamo un tratto con altre macchine, ma siamo costretti a tornare indietro perché è troppo pericoloso percorrerlo in moto con un passeggero. Il fondo stradale diventa sempre più impercorribile a causa di grosse buche e sassi sempre più grandi. Ripieghiamo sulla spiaggia di Lumbarda, nulla di eccezionale e molto affollata, ma va bene ugualmente. Cena in uno dei tanti ristorantini.

29 Agosto: giornata di tutto relax al mare. Optiamo per una spiaggia di ghiaia poco distante dall'hotel, con una bella vista su alcuni isolotti e con pochissima gente. Cena a base di pesce in un ristorante nella parte vecchia della città, il prezzo in linea con gli altri ristoranti, ma il servizio è decisamente ottimo.

30 Agosto:  purtroppo oggi inizia il viaggio di ritorno verso Milano. Alle 9,00 ci imbarchiamo sul traghetto che ci riporta sulla terraferma e puntiamo in direzione nord. L'autostrada inizia poco prima di Split e raggiungiamo Rijeka in tempi abbastanza contenuti. Questo tratto di autostrada è molto bello, in primo luogo perché si snoda per lunghi tratti attraverso boschi, secondo perché è stata appena costruita, il fondo stradale è ottimo e il traffico pressoché nullo. L'unico inconveniente è un forte acquazzone, ma fortunatamente di breve durata. Verso le 18,30 entriamo in Slovenia e, nelle poche decine di km. che ci separano dal confine Italiano, troviamo una Gostilna. Si tratta di pensioni che danno vitto e alloggio a prezzi contenuti e con una buona qualità di servizio. La specialità culinaria della zona è il maialino cotto alla brace.

31 Agosto: dopo un'ottima dormita, una buona colazione e l'acquisto di una ottima grappa, ci rimettiamo in viaggio verso casa. Strada facendo ci fermiamo a Istriana, in provincia di Treviso all'outlet della Axo e ne approfittiamo per fare acquisti. Dal confine sino a Verona abbiamo percorso solo strade statali. Percorso alternativo, decisamente lento, ma molto meno monotono dell' autostrada. In serata siamo a casa.